luogo: treno Praga - Berlino ore 12:36
Abbiamo appena lasciato Praga. Una città bellissima, molto più bella di come la ricordavo.
Siamo arrivati a destinazione molto presto (alle 7:00).
Abbiamo passato la notte in treno, dormendo in uno scompartimento tutto per noi. Dormito molto bene.
All'arrivo a Praga ci siamo subito fatti accalappiare da un signore che ci ha proposto un ostello vicino al centro.
Per 15 euro abbiamo una camera privata (ma bagno in comune) e la prima colazione.
Ci accompagna in ostello e ci racconta che è in pensione e che prima aveva una scuola di musica da cui erano passate tutte le più grandi star ceche. Inoltre dice di esser imparentato con Bud Spencer.
Arriviamo in ostello. È molto grande ma non in buonissime condizioni (le camere non sono male però).
Partiamo subito per visitare Praga, l'ostello per fortuna è a 5 minuti dalla torre dell'orologio.
Visitiamo il ponte carlo e saliamo sul castello. Per strada mangio un hot dog (80 cent). Stiamo fuori tutto il giorno.
Alle 18:00 il tempo cambia, e da insostenibile (per il clima caldissimo e umido) il cielo si scurisce e minaccia pioggia.
Il mio amico Davide decide di andare al castello per entrare nel duomo per trovare meno coda che in precedenza (prima c'erano tipo 2 ore di coda per entrare), mentre io scappo verso l'ostello prevedendo un grande acquazzone. Appena metto piede in ostello inizia a piovere molto forte. Arrivo in ostello e nei bagni conosco 2 ragazze svedesi (di cui 1 di colore) che mi chiedono delle info su Praga e da che paese vengo.
Mi faccio una doccia rigenerante e all'uscita attacco bottone con una ragazza finlandese (Irina) ci salutiamo e torno nella mia stanza.
Arriva Davide (che è salito sul castello ma la chiesa era chiusa). Lui è tutto bagnato.
Aspetto che si faccia la doccia e subito dopo andiamo a prendere del cibo da cucinare in ostello.
Mangiamo e subito dopo torniamo ad uscire per vedere Praga by night (aveva finito di piovere).
Fermo una ragazza per chiederle da accendere... ahahahahhaha. e mi dice I love you... poi scopro che è tedesca ed è incredibilmente ubriaca. Fatica e reggersi in piedi e ha perso i suoi amici.
Allora da bravi ragazzi cerchiamo di aiutarla. Ma non è un'impresa facile.
Finalmente incontriamo un ragazzo che conosce, ma in realtà non è tra i suoi amici (si conoscono dalla sera prima). È australiano, di Melbourne.
La ragazza si chiama Alex ed è tedesca (capisce pochissimo l'inglese).
Dopo circa un'ora di ricerche troviamo i suoi amici e li seguiamo alla famosa discoteca in cui dovevano andare. Arrivati all'entrata li salutiamo anche perche l'entrata costa un sacco.
Pochi metri più avanti c'è un Discopub a entrata libera. Entriamo ma ci sono veramente poche persone (una compagnia di ragazzi e ragazze tedesche credo).
Erano le 2:00 e torniamo all'ostello a dormire (ostello Jednota).
La mattina sveglia alle ore 8:00 e abbondantissima colazione in ostello.
Poi prendiamo la metro e arriviamo in stazione. Alle 11 e 10 si parte per Berlino!
N.B.: prima di salire sul treno conosciamo un giapponese di Nagoya. Mi è sembrato strano non sapesse bene l'inglese. Resta in Europa 1 mese (Roma, Firenze, Praga, Berlino)
- Dal treno per Berlino si vedono molte cose. Pale eoliche, la foresta nera, piccoli paesi della Germania est.
- Sui treni tedeschi (gli unici per ora) gli annunciatori non parlano inglese.
P.S. : La ragazza tedesca era completamente marcia. Il mio compagno di viaggio continuava a ripetere "me la bombo , me la bombo, stasera il V bomba con una gran figa" mentre io lo sminuivo dicendo che era troppo disfatta. Ad un certo punto (nonostante avesse i tacchi) scocciata dalle troppe attenzioni che le dava Vate ha iniziato a correre velocissima, poi appena si è fermata ha iniziato a sanguinare a manetta dal naso... anche se Vate non la pensa come me .. io dico stick.
giovedì, gennaio 28, 2010
davide 23 luglio 2009
Ci svegliamo a pochi km da Praga, raggianti.
Una "guida" ci porta a un ostello incassa la commissione.
L'ostello è gigante, costa 16 euro a notte (Jednota hostel) inoltre a Praga è tutto vicino.
Cominciamo a girare la città, per un po' ci accoderemo a dei garruli americani, ma siamo quasi sempre per conto nostro.
Vediamo il ponte carlo, l'opera, il castello (guardie con occhiali da sole), un tot. di chiese con la particolarità di ospitare tutte, piccole e grandi, qualche concerto (di solito "alleluja" o qualche altra aria), di solito dalle 21 in poi.
Continuiamo con la torre dell'orologio e con le principali vie della città vecchia. Mi stupiscono le onnipresenti statue al di sopra della porta d'ingresso degli edifici più vistosi, accorpate ai muri dell'edificio stesso.
Sovraffollata di turisti la città si svuota finalmente quando da luminoso e cocente il tempo si trasforma in burrascoso. (una vera e propria tempesta di sabbia mi investe su ponte carlo: c'erano dei lavori in corso).
La città si libera, sono solo per strada e il rapido, indolore acquazzone benefico spazza via cappa di calore e frenesia, rompendo gli orari di routine e creando una nuova nicchia temporale in cui non si prende nè il gelato pomeridiano, nè si pensa ancora alla cena: i più vanno in albergo a farsi una doccia, mentre alcuni restano per un'ultima passeggiata.
Io faccio una foto ad un gargoyle che sgocciola.
Di sera andiamo a dormire all'una (non abbiamo trovato gli strip club), facciamo delle foto notturne dopo aver vagato per un'ora con una tedesca ubriaca e dei suoi amici.
Questa città è meravigliosa, via via diversa in ogni momento del giorno e della notte.
Post scriptum: Facemmo un "debriefing" e forse il primo punto della situazione su ponte carlo, prima di andare a dormire. Non ricordo le critiche costruttive che ci siamo fatti, ma ricordo di aver pensato che erano utili.
Post 2: abbiamo fatto bene a non andarci negli strip club. Avrebbero avuto poco a che fare con lo spirito del viaggio. Per eventuali goliardate in compagnia c'è sempre tempo.
Una "guida" ci porta a un ostello incassa la commissione.
L'ostello è gigante, costa 16 euro a notte (Jednota hostel) inoltre a Praga è tutto vicino.
Cominciamo a girare la città, per un po' ci accoderemo a dei garruli americani, ma siamo quasi sempre per conto nostro.
Vediamo il ponte carlo, l'opera, il castello (guardie con occhiali da sole), un tot. di chiese con la particolarità di ospitare tutte, piccole e grandi, qualche concerto (di solito "alleluja" o qualche altra aria), di solito dalle 21 in poi.
Continuiamo con la torre dell'orologio e con le principali vie della città vecchia. Mi stupiscono le onnipresenti statue al di sopra della porta d'ingresso degli edifici più vistosi, accorpate ai muri dell'edificio stesso.
Sovraffollata di turisti la città si svuota finalmente quando da luminoso e cocente il tempo si trasforma in burrascoso. (una vera e propria tempesta di sabbia mi investe su ponte carlo: c'erano dei lavori in corso).
La città si libera, sono solo per strada e il rapido, indolore acquazzone benefico spazza via cappa di calore e frenesia, rompendo gli orari di routine e creando una nuova nicchia temporale in cui non si prende nè il gelato pomeridiano, nè si pensa ancora alla cena: i più vanno in albergo a farsi una doccia, mentre alcuni restano per un'ultima passeggiata.
Io faccio una foto ad un gargoyle che sgocciola.
Di sera andiamo a dormire all'una (non abbiamo trovato gli strip club), facciamo delle foto notturne dopo aver vagato per un'ora con una tedesca ubriaca e dei suoi amici.
Questa città è meravigliosa, via via diversa in ogni momento del giorno e della notte.
Post scriptum: Facemmo un "debriefing" e forse il primo punto della situazione su ponte carlo, prima di andare a dormire. Non ricordo le critiche costruttive che ci siamo fatti, ma ricordo di aver pensato che erano utili.
Post 2: abbiamo fatto bene a non andarci negli strip club. Avrebbero avuto poco a che fare con lo spirito del viaggio. Per eventuali goliardate in compagnia c'è sempre tempo.
venerdì, gennaio 22, 2010
Davide : 22 luglio 2009
Sveglia smontaggio tenda ecc... Prendaimo il treno per Poprad (4ore e mezza), da lì in poi altre 2 ore per Strbske Pleso, luogo turistico per anziani e/o famiglie.
Un vero buco nell'acqua, ma il mio compagno di viaggio, che scoprirò saggio e diligente, non me lo fa notare troppo (lui voleva andare subito a Praga) e stiamo a prendere il sole in riva al lago.
Unica nota positiva: abbiamo verificato che siamo capaci della massima flessibilità e possiamo imbarcarci in ogni progetto con il minimo preavviso. Stupendo poi il miraggio della civiltà partendo dalla stazione di Poprad verso Praga.
Ci barrichiamo in una cabina e dormiamo distesi su 3 posti ciascuno.
N.B.: passeggiamo per qualche ora per la cittadina di Poprad prima di partire, mi scopro irritato (forse solo per il tempo sprecato) e ho una cattiva uscita; dico che se fossi nato qua sarei andato a vivere senza dubbio in america. Faraci me lo fa notare.
P.S.: Lunghe discussioni su manga e cartoni che hanno segnato la nostra infanzia riempono il silenzio della lunga traversata nel deserto collinare slovacco.
Abbiamo gusti completamente diversi: va bene apprezzare Slam Dunk, ma come si fa a non amare Ken il Guerriero?
Un vero buco nell'acqua, ma il mio compagno di viaggio, che scoprirò saggio e diligente, non me lo fa notare troppo (lui voleva andare subito a Praga) e stiamo a prendere il sole in riva al lago.
Unica nota positiva: abbiamo verificato che siamo capaci della massima flessibilità e possiamo imbarcarci in ogni progetto con il minimo preavviso. Stupendo poi il miraggio della civiltà partendo dalla stazione di Poprad verso Praga.
Ci barrichiamo in una cabina e dormiamo distesi su 3 posti ciascuno.
N.B.: passeggiamo per qualche ora per la cittadina di Poprad prima di partire, mi scopro irritato (forse solo per il tempo sprecato) e ho una cattiva uscita; dico che se fossi nato qua sarei andato a vivere senza dubbio in america. Faraci me lo fa notare.
P.S.: Lunghe discussioni su manga e cartoni che hanno segnato la nostra infanzia riempono il silenzio della lunga traversata nel deserto collinare slovacco.
Abbiamo gusti completamente diversi: va bene apprezzare Slam Dunk, ma come si fa a non amare Ken il Guerriero?
Simone : 22 luglio 2007
Luogo : stazione di Poprad (Slovacchia del nord, confine polacco) ore 22:00
Il lungo viaggio verso Poprad è passato liscio come l'acqua.
Il treno (regionale) si ferma in ogni stazione e noi ne approfittiamo per dormire.
I paesaggi dal finestrino però ci fanno capire subito che stiamo viaggiando verso est inoltrato.
Durante il tragitto è facile intravedere paesini di poche casupole vicino a bestoni di case popolari probabilmente di origine comunista.
Durante il viaggio, più o meno a metà, dalla ferrovia abbiamo scorto una bellissima fortezza su una rupe.
Arriviamo a poprad.
La stazione è più grande di quella di Bratislava (ma con meno binari).
Chiediamo subito informazioni per raggiungere sto famoso lago... lo Strbske Pleso..
Dobbiamo prendere un altro treno che si arrampica sulla montagna fino a 1300 mt.
Dal treno la vista dalla montagna verso valle è mozzafiato.
Si vede una regione piena di laghi e paesetti sparsi.
Dopo circa 2 ore di treno arriviamo a destinazione.
È chiaramente un posto molto turistico della zona, ma secondo me non è niente di che. Simile al nostro lago di Fusine.
In giro ci sono parecchi polacchi, purtroppo però nessuno di essi parla inglese (neanche in stazione e nei bar).
Giriamo il lago a piedi e mangiamo qualcosa(veramente economico 1 euro hot dog, 40cent birra da 0,4, hamburger a 1 euro e 30). Approfittiamo dell'economicità del luogo per comprare delle scorte di cibo in un supermarket.
Prendiamo un po' il sole sulle rive del lago, e notiamo la massiccia presenza di pesci nel lago.
Ore 18e45 prendiamo il treno per far ritorno a Poprad.
Abbiamo il treno notturno regionale diretto a Praga alle 24:00.
Decidiamo di farci un giro per Poprad.
È una città che secondo me vive di turismo, e i negozi son concentrati in un unico viale.
Mi son stupito di vedere 2 bambini veramente piccoli giocare a hockey in un parcheggio (mentre da noi quasi sicuramente avrebbero giocato a calcio).
Un'altra cosa che mi ha stupito è stato il fatto che per stada c'erano dei baracchini che vendevano pannocchie arrosto.
Giornata che si poteva evitare andando diretti a Praga.
Lo slovacco che ci ha consigliato probabilmente non capisce nulla.
Il lungo viaggio verso Poprad è passato liscio come l'acqua.
Il treno (regionale) si ferma in ogni stazione e noi ne approfittiamo per dormire.
I paesaggi dal finestrino però ci fanno capire subito che stiamo viaggiando verso est inoltrato.
Durante il tragitto è facile intravedere paesini di poche casupole vicino a bestoni di case popolari probabilmente di origine comunista.
Durante il viaggio, più o meno a metà, dalla ferrovia abbiamo scorto una bellissima fortezza su una rupe.
Arriviamo a poprad.
La stazione è più grande di quella di Bratislava (ma con meno binari).
Chiediamo subito informazioni per raggiungere sto famoso lago... lo Strbske Pleso..
Dobbiamo prendere un altro treno che si arrampica sulla montagna fino a 1300 mt.
Dal treno la vista dalla montagna verso valle è mozzafiato.
Si vede una regione piena di laghi e paesetti sparsi.
Dopo circa 2 ore di treno arriviamo a destinazione.
È chiaramente un posto molto turistico della zona, ma secondo me non è niente di che. Simile al nostro lago di Fusine.
In giro ci sono parecchi polacchi, purtroppo però nessuno di essi parla inglese (neanche in stazione e nei bar).
Giriamo il lago a piedi e mangiamo qualcosa(veramente economico 1 euro hot dog, 40cent birra da 0,4, hamburger a 1 euro e 30). Approfittiamo dell'economicità del luogo per comprare delle scorte di cibo in un supermarket.
Prendiamo un po' il sole sulle rive del lago, e notiamo la massiccia presenza di pesci nel lago.
Ore 18e45 prendiamo il treno per far ritorno a Poprad.
Abbiamo il treno notturno regionale diretto a Praga alle 24:00.
Decidiamo di farci un giro per Poprad.
È una città che secondo me vive di turismo, e i negozi son concentrati in un unico viale.
Mi son stupito di vedere 2 bambini veramente piccoli giocare a hockey in un parcheggio (mentre da noi quasi sicuramente avrebbero giocato a calcio).
Un'altra cosa che mi ha stupito è stato il fatto che per stada c'erano dei baracchini che vendevano pannocchie arrosto.
Giornata che si poteva evitare andando diretti a Praga.
Lo slovacco che ci ha consigliato probabilmente non capisce nulla.
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venerdì, gennaio 15, 2010
Davide Lovato :21/07/09
Sveglia, adorazione del Danubio, partenza alle ore 13:30 per Bratislava.
Messo piede in stazione a Bratislava ci accorgiamo dell'immensa diversità con Budapest e ci sentiamo nel vero est europa.
Visitiamo un monumento ai caduti su una collina (bel panorama), il moderno castello, l'ottimo e piccolo centro storico.
Numerose case diroccate anche in centro.
Tutto economicissimo e gente cordiale, qualcuno sa l'inglese.
L'itinerario previsto era di dormire la notte successiva sul treno per Praga, ma una birra da 50 cent e 66 cl mi rende ciarliero con uno slovacco che mi convince a mollare tutto e andare a Poprad con il treno delle 7 del mattino.
Convinco così faraci ad allungare di una giornata e a dormire in tenda vicino al monumento dei caduti. Faraci mi ha messo la paranoia degli eroinomani cosi lui si è liberato di questa zavorra e ha dormito come un angioletto, mentre io mi svegliavo a ogni fruscio fuori dalla tenda.
Messo piede in stazione a Bratislava ci accorgiamo dell'immensa diversità con Budapest e ci sentiamo nel vero est europa.
Visitiamo un monumento ai caduti su una collina (bel panorama), il moderno castello, l'ottimo e piccolo centro storico.
Numerose case diroccate anche in centro.
Tutto economicissimo e gente cordiale, qualcuno sa l'inglese.
L'itinerario previsto era di dormire la notte successiva sul treno per Praga, ma una birra da 50 cent e 66 cl mi rende ciarliero con uno slovacco che mi convince a mollare tutto e andare a Poprad con il treno delle 7 del mattino.
Convinco così faraci ad allungare di una giornata e a dormire in tenda vicino al monumento dei caduti. Faraci mi ha messo la paranoia degli eroinomani cosi lui si è liberato di questa zavorra e ha dormito come un angioletto, mentre io mi svegliavo a ogni fruscio fuori dalla tenda.
Simone Faraci : 21 luglio 2009
Luogo: treno Bratislava Kosice (noi fermata Poprad Tatry)
Ieri abbiamo visitato Bratislava. Città carina... niente di eccezionale... però è innegabile che si respira un bel clima. La città (a parte il centro) è un po' povera pero c'è tantissima vita per strada. Molte belle ragazze (a livello di Copenhagen). Dopo la visita alla città abbiamo deciso di prendere il treno per Praga delle 00:00... il treno è in ritardo di 55 minuti e decidiamo di prendere una birra al bar vicino la stazione.
Loschissimo, una zingara dopo avermi chiesto una sigaretta (da me concessa tra l'altro) voleva un sorso della nostra birra..bleah.. l'abbiamo evitata facilmente. Ho notato moltissima gente chiedere soldi ad altre persone in stazione. Ad un certo punto si avvicina un ragazzo, che in un perfetto inglese ci consiglia di visitare la cittadina di Poprad e il suo lago. (cazzo sembra il film hostel).
Il mio amico è entusiasta dell'idea (io no invece ) però riesce facilmente a convincermi.
Cosi torniamo sullo Slavin monument (all' 1 di notte) e piantiamo la tenda.
Per fortuna la mattina dopo siamo sani e salvi (dopo che ci siamo cagati in mano tutta la notte, anche perchè il posto è abbastanza strano).
Alle 8:10 prendiamo il treno per Poprad. Da sottolineare il fatto che mi è andata a puttane la memoria della macchina fotografica.
Osservazioni su Bratislava: città poco costosa, bevande e cibo a poco prezzo. Il castello era in ristrutturazione, dallo Slavin monument si gode una vista bellissima della città!
P.S.: Nella seconda foto noi abbiamo dormito in mezzo a quegl'alberi.
Foto 3 Vista dallo Slavin monument appena svegliato ore 6:30 del mattino
Ieri abbiamo visitato Bratislava. Città carina... niente di eccezionale... però è innegabile che si respira un bel clima. La città (a parte il centro) è un po' povera pero c'è tantissima vita per strada. Molte belle ragazze (a livello di Copenhagen). Dopo la visita alla città abbiamo deciso di prendere il treno per Praga delle 00:00... il treno è in ritardo di 55 minuti e decidiamo di prendere una birra al bar vicino la stazione.
Loschissimo, una zingara dopo avermi chiesto una sigaretta (da me concessa tra l'altro) voleva un sorso della nostra birra..bleah.. l'abbiamo evitata facilmente. Ho notato moltissima gente chiedere soldi ad altre persone in stazione. Ad un certo punto si avvicina un ragazzo, che in un perfetto inglese ci consiglia di visitare la cittadina di Poprad e il suo lago. (cazzo sembra il film hostel).
Il mio amico è entusiasta dell'idea (io no invece ) però riesce facilmente a convincermi.
Cosi torniamo sullo Slavin monument (all' 1 di notte) e piantiamo la tenda.
Per fortuna la mattina dopo siamo sani e salvi (dopo che ci siamo cagati in mano tutta la notte, anche perchè il posto è abbastanza strano).
Alle 8:10 prendiamo il treno per Poprad. Da sottolineare il fatto che mi è andata a puttane la memoria della macchina fotografica.
Osservazioni su Bratislava: città poco costosa, bevande e cibo a poco prezzo. Il castello era in ristrutturazione, dallo Slavin monument si gode una vista bellissima della città!
P.S.: Nella seconda foto noi abbiamo dormito in mezzo a quegl'alberi.
Foto 3 Vista dallo Slavin monument appena svegliato ore 6:30 del mattino
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giovedì, gennaio 14, 2010
Davide Lovato : 20/07/09 Budapest
Dopo circa 11 ore di treno siamo a Budapest, Susy ci aspetta alla stazione Keleti. Andiamo a prendere la metro e facciamo la spesa, poi mettiamo i bagagli a casa sua.
Ha un bellissimo appartamento sul Danubio, in un modernissimo quartiere residenziale, a 300 metri da dove fanno lo Sziget Festival in agosto.
Gentilissima e comprensiva, ci mette a disposizione un computer ciascuno per dire ai nostri amici che siamo arrivati.
Mettiamo su la discografia dei Beatles e cuciniamo del cibo surgelato (che avevo preso a casa solo perche c'era scritto 100% vegetariansk).
Fara fa anche una pasta. A intervalli regolari ci becchiamo anche "ehy, you're an internet addicted!!", che credo sia un modo gentile di dire "stronzi, vi sto ospitando dopo due mesi che non ci vediamo e dopo che non vi siete fatti sentire se non 3 giorni prima, almeno datemi una mano". È che Eddy Fox, un dublinese con cui ho in comune la concezione avventurosa del viaggiare, mi aveva scritto una mail di 4 pagine sul salto a Singapore che ha fatto per andare a trovare Anas (conosciuto anche lui a copen.) e sull'exploit surfista che hanno fatto a Bali: dovevo rispondergli.
Dopo pranzo visitiamo S. Istvan (con cupola dall'alto), Godar, il parlamento, il centro, piazza degli eroi (Imre dice che tra un po' la modificheranno mettendoci una parte in vetrata per vedere in basso).
Discutiamo un po' dei padri fondatori di Budapest, di civilta e di storia, della democrazia in Russia e di mafia.
Compriamo due bottiglie e ce le andiamo a bere su in castello con vista su Pest.
Stupendo e tutto per noi.
Scendiamo e finiamo la serata al Godar, sul cui prato sognavo di tornare a sedermi con degli amici ungheresi che pensavo non avrei mai trovato, dalla prima volta in cui ci ero stato con i miei fratelli e genitori, l'estate prima.
Andiamo a dormire (la notte prima avevo dormito circa due ore) approfittando delle comodità di casa di Susy.
P.S.: Rido pensando che tutto il mondo è paese: ogni volta che vediamo un tizio tutto tatuato, in canottiera, sfrecciare accanto a noi su una Mercedes, Imre commenta lapidario: "boh! another paesant." con lo stesso identico tono con cui noi diremmo "va' che tamarro!"
Ha un bellissimo appartamento sul Danubio, in un modernissimo quartiere residenziale, a 300 metri da dove fanno lo Sziget Festival in agosto.
Gentilissima e comprensiva, ci mette a disposizione un computer ciascuno per dire ai nostri amici che siamo arrivati.
Mettiamo su la discografia dei Beatles e cuciniamo del cibo surgelato (che avevo preso a casa solo perche c'era scritto 100% vegetariansk).
Fara fa anche una pasta. A intervalli regolari ci becchiamo anche "ehy, you're an internet addicted!!", che credo sia un modo gentile di dire "stronzi, vi sto ospitando dopo due mesi che non ci vediamo e dopo che non vi siete fatti sentire se non 3 giorni prima, almeno datemi una mano". È che Eddy Fox, un dublinese con cui ho in comune la concezione avventurosa del viaggiare, mi aveva scritto una mail di 4 pagine sul salto a Singapore che ha fatto per andare a trovare Anas (conosciuto anche lui a copen.) e sull'exploit surfista che hanno fatto a Bali: dovevo rispondergli.
Dopo pranzo visitiamo S. Istvan (con cupola dall'alto), Godar, il parlamento, il centro, piazza degli eroi (Imre dice che tra un po' la modificheranno mettendoci una parte in vetrata per vedere in basso).
Discutiamo un po' dei padri fondatori di Budapest, di civilta e di storia, della democrazia in Russia e di mafia.
Compriamo due bottiglie e ce le andiamo a bere su in castello con vista su Pest.
Stupendo e tutto per noi.
Scendiamo e finiamo la serata al Godar, sul cui prato sognavo di tornare a sedermi con degli amici ungheresi che pensavo non avrei mai trovato, dalla prima volta in cui ci ero stato con i miei fratelli e genitori, l'estate prima.
Andiamo a dormire (la notte prima avevo dormito circa due ore) approfittando delle comodità di casa di Susy.
P.S.: Rido pensando che tutto il mondo è paese: ogni volta che vediamo un tizio tutto tatuato, in canottiera, sfrecciare accanto a noi su una Mercedes, Imre commenta lapidario: "boh! another paesant." con lo stesso identico tono con cui noi diremmo "va' che tamarro!"
Simone Faraci : Treno budapest- bratislava
ore 13:36 21/07/09
Abbiamo appena lasciato Budapest, e già ci manca... la città è stata fantastica... il castello, la vista da Buda, i negozi, il duomo di Pest, il parlamento, la piazza degli eroi...
Susy e Imre sono stati gentilissimi e oltre ad ospitarci, ci hanno fatto da guida. La sera abbiamo bevuto del vino sul castello con una vista fantastica.
Vate per pisciare si è arrampicato su un albero.
Il pomerggio invece abbiamo provato delle strane "apple chips" (in realtà mele disidratate simili a patatine come forma).
Vate e Imre hanno discusso molto di mafia e Italia meridionale.
Al ritorno a casa doccia e una sana dormita.
Oggi abbiamo preso il treno per Bratislava.
Sul treno abbiamo conosciuto 2 ragazze olandesi di Utrecht.
Vate discute con loro di religione e stili di vita.
Racconta che in sud Italia ci sono i pericolosissimi cani randagi che uccidono le persone.
P.S.: dimenticavo che a Budapest abbiamo preso 10 euro di multa a testa in metro perche avevamo il biglietto scaduto. Le ragazze olandesi si chiamano Ilenia e Nora
Susy ha una quantità industriale di musica nel pc. Simile a quella del Bardi.
Abbiamo appena lasciato Budapest, e già ci manca... la città è stata fantastica... il castello, la vista da Buda, i negozi, il duomo di Pest, il parlamento, la piazza degli eroi...
Susy e Imre sono stati gentilissimi e oltre ad ospitarci, ci hanno fatto da guida. La sera abbiamo bevuto del vino sul castello con una vista fantastica.
Vate per pisciare si è arrampicato su un albero.
Il pomerggio invece abbiamo provato delle strane "apple chips" (in realtà mele disidratate simili a patatine come forma).
Vate e Imre hanno discusso molto di mafia e Italia meridionale.
Al ritorno a casa doccia e una sana dormita.
Oggi abbiamo preso il treno per Bratislava.
Sul treno abbiamo conosciuto 2 ragazze olandesi di Utrecht.
Vate discute con loro di religione e stili di vita.
Racconta che in sud Italia ci sono i pericolosissimi cani randagi che uccidono le persone.
P.S.: dimenticavo che a Budapest abbiamo preso 10 euro di multa a testa in metro perche avevamo il biglietto scaduto. Le ragazze olandesi si chiamano Ilenia e Nora
Susy ha una quantità industriale di musica nel pc. Simile a quella del Bardi.
Diario di Davide Lovato: 19 luglio 2009
Antefatto: Al momento di comprare il biglietto, qualche giorno prima della partenza, l'impiegato delle ferrovie ci dà molti consigli utili e cerca di aiutarci come può. Non ho mai visto un dipendente di Trenitalia prodigarsi tanto per aiutare i passeggeri.
Sarà stata la stima per gli interrailers o i soldi che abbiamo speso per il biglietto? Fate finta di non sapere la risposta.
Partiamo verso le 22 da Udine per Monfalcone, dove aspettiamo per qualche ora il treno per Budapest, facendoci nel frattempo un giro per questa cittadina con gli zaini sulle spalle.
Il mio compagno di viaggi è Simone Faraci, mio coetaneo, conoscenza derivatami dall'amicizia con Bardi ed Enea.
Seduti sulla piazza di Monfalcone, prima di prendere il treno, parliamo di coppie aperte, scambisti, e ci chiediamo a vicenda se conosciamo qualche swinger.
Treno per Budapest:
come giustamente mi fa notare il Fara, il vero ingresso in Europa avviene al momento in cui siamo saliti sul notturno per Budapest.
Incontriamo infatti ragazzi danesi ubriachi che ad ogni passaggio di frontiera cercano il passaporto nelle mutande, croati che tornano a Zagabria, una ungherese che riparte dall'Italia e degli spagnoli che si fanno l'interrail in 7 e si sono fatti anche la t-shirt.
Parliamo con uno di questi, Hermano (dubito che si chiami in un modo che nella sua lingua significa fratello, ma devo far contento Fara, che vuol sapere tutti i nomi delle persone incontrate).
Parliamo di destinazioni, di differenze tra vari popolazioni in Spagna (baschi, catalani..) e tra le regioni italiane.
Sarà stata la stima per gli interrailers o i soldi che abbiamo speso per il biglietto? Fate finta di non sapere la risposta.
Partiamo verso le 22 da Udine per Monfalcone, dove aspettiamo per qualche ora il treno per Budapest, facendoci nel frattempo un giro per questa cittadina con gli zaini sulle spalle.
Il mio compagno di viaggi è Simone Faraci, mio coetaneo, conoscenza derivatami dall'amicizia con Bardi ed Enea.
Seduti sulla piazza di Monfalcone, prima di prendere il treno, parliamo di coppie aperte, scambisti, e ci chiediamo a vicenda se conosciamo qualche swinger.
Treno per Budapest:
come giustamente mi fa notare il Fara, il vero ingresso in Europa avviene al momento in cui siamo saliti sul notturno per Budapest.
Incontriamo infatti ragazzi danesi ubriachi che ad ogni passaggio di frontiera cercano il passaporto nelle mutande, croati che tornano a Zagabria, una ungherese che riparte dall'Italia e degli spagnoli che si fanno l'interrail in 7 e si sono fatti anche la t-shirt.
Parliamo con uno di questi, Hermano (dubito che si chiami in un modo che nella sua lingua significa fratello, ma devo far contento Fara, che vuol sapere tutti i nomi delle persone incontrate).
Parliamo di destinazioni, di differenze tra vari popolazioni in Spagna (baschi, catalani..) e tra le regioni italiane.
Diario di Simone Faraci: 20 luglio 2009 ore 00:10
20 luglio 2009 ore 00:10 . Da pochi minuti in Slovenia
Imbarcati da Monfalcone da pochi minuti, ci siamo subito resi conto della maniera in cui vivremo stanotte.
Siamo su un euronight ma sembra di essere su un regionale.
Non abbiamo preso la cuccetta e siamo stipati in quadrighe di sedili.
Abbiamo conosciutouno spagnolo di Madrid che si sta facendo l'interrail da Milano con 7 amici.
Lui si ferma a Zagabria (arriva lì alle 4 del mattino).
Di fronte a noi invece c'è un ragazzo di non precisata nazionalità (forse danese) completamente ubriaco che non reagisce agli stimoli.
All'arrivo dei carabinieri, alla frontiera, per i controlli di rito il nostro compagno di viaggio sconosciuto ha iniziato a cercare i documenti nelle mutande (lol).
Vate mi ha posto la domanda: "sei mai stato in incubatrice?" e l'ho mandato a fanculo... in tutto il viaggio avrò dormito si e no 2 ore.
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